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Come abbinare dieta e allenamento

come abbinare dieta e allenamento

Come abbinare dieta e allenamento per dimagrire o migliorare le prestazioni sportive.

Sia che tu desideri perdere peso e rimetterti in forma, sia che il tuo obiettivo sia accrescere le tue performance sportive, associare dieta e allenamento in modo efficace è la chiave per ottenere i migliori risultati. Tuttavia non è semplice trovare una combinazione equilibrata che sia davvero giusta per te…

Posto che è sempre importante farsi seguire direttamente da uno specialista, ecco i consigli dei nutrizionisti di Lab Quarantadue per chi pratica sport e per chi desidera scoprire come abbinare dieta e allenamento al meglio.

 

Come abbinare dieta e allenamento: la formula migliore

Il nostro organismo, come saprai, funziona consumando l’energia che ricava dal cibo che mangiamo: la utilizza non solo per il movimento, ma per tutte le complesse funzioni biologiche, per esempio digerire, far crescere i capelli, persino dormire! Ciò che è “di troppo” viene accumulato e tenuto come riserva sotto forma di depositi di grasso.
Da questa premessa possiamo capire un concetto semplice ma non scontato: per mantenere il peso forma e per sostenere qualunque sforzo fisico dobbiamo introdurre una quantità equilibrata di calorie: né troppe, né troppo poche.
Anche la tipologia di nutrienti (carboidrati, proteine, grassi…) è importante e deve essere diversificata e ben bilanciata.

 

L’equilibrio in base alle necessità

Nella gestione del peso, della massa muscolare, della resistenza entrano in gioco molti altri fattori, come il quadro ormonale, il corredo genetico, l’età e lo stile di vita; tuttavia, dal concetto di “mangia quello che ti serve” non si scappa.

Per gli sportivi, una dieta deve essere strutturata per sostenere il fabbisogno energetico di un’attività fisica intensa, tendenzialmente più alto rispetto alla media delle persone. Se vuoi dimagrire, invece, è importante creare un deficit calorico, abbinato a un programma di allenamento: questo ti permetterà di ridurre il peso senza sacrificare la massa muscolare.
In entrambe queste situazioni, la dieta chetogenica può costituire un ottimo alleato, purché sia gestita correttamente e senza improvvisare.

 

Dieta chetogenica e sport

La dieta chetogenica non è nata da subito come programma per dimagrire, ma come regime alimentare per la prevenzione e la cura di alcune patologie. Successivamente gli esperti si sono resi conto che, opportunamente adattata al singolo caso, ha effetti benefici sia sul controllo del peso, sia sulla migliore gestione dell’energia corporea e della massa muscolare.

Chi già l’ha sperimentata o ne è incuriosito potrebbe chiedersi: posso fare sport seguendo una dieta chetogenica? La risposta è sì, ma con alcune accortezze.

Primo: se stai seguendo un periodo di dieta cheto a bassissimo apporto calorico (come anche se stai applicando un periodo di digiuno intermittente per perdere peso [link]) non è consigliato praticare uno sport a livello intenso: mantieni un allenamento leggero adeguato al fatto che stai introducendo poco “carburante”!

Secondo: dipende molto dal tipo di sport che pratichi. La dieta chetogenica si basa su un basso apporto di carboidrati e un elevato consumo di grassi: questo può offrire benefici soprattutto negli sport di resistenza, perché favorisce l’utilizzo dei grassi come fonte energetica. Invece per chi pratica attività ad alta intensità, come sprint o sollevamento pesi, la mancanza di carboidrati (che sono un “carburante” a consumo più veloce e diretto) potrebbe ridurre le performance.

 

Dieta per sportivi agonistici

Chi fa sport a livello agonistico di solito segue un regime alimentare speciale, soprattutto quando si avvicinano le gare o le partite.
La dieta per sportivi agonistici dovrebbe essere ricca di carboidrati complessi, che forniscono energia duratura, e di proteine, importanti per il recupero muscolare.
Più avanti ti forniamo un esempio di dieta per lo sport, semplicemente per darti un’idea generale. Prima però rispondiamo a un interrogativo che molte persone pongono al dietologo.

 

Meglio lo spuntino pre o post allenamento?

Gli spuntini nell’attività fisica devono essere mirati: più che il momento in cui li consumi è importante lo scopo che hanno e anche il tipo di abitudini che ti fanno sentire meglio.
Fare uno spuntino prima dell’allenamento è utile per fornire energia, specialmente se ti alleni al mattino o se sono passate molte ore dall’ultimo pasto. Scegli uno snack leggero e ricco di carboidrati (come una banana o una barretta energetica) per migliorare le performance e prevenire i cali di energia durante l’attività, ma evita cibi difficili da digerire.

Al contrario, fare uno spuntino dopo l’allenamento ti aiuterà per il recupero muscolare: in questo caso, meglio un alimento che combina proteine e carboidrati (come yogurt e frutta o un frullato proteico) per ricostituire le fibre muscolari e ricaricare le riserve di energia.
Fondamentale è idratarsi abbondantemente, ma a piccoli sorsi, durante e dopo l’attività, sia che tu faccia sport agonistico, sia che semplicemente tu vada a correre per perdere peso o in palestra.

 

Esempio di dieta per sportivi

Per darti un’idea orientativa ti proponiamo una stima dei “consumi” di una persona che si allena in modo intenso e regolare. Considera che questi numeri rappresentano un calcolo teorico: se vuoi ottenere una soluzione adatta alle tue esigenze è importante farti prescrivere una dieta personalizzata da un team di esperti, come quelli che trovi negli ambulatori Lab Quarantadue.

 

Calorie giornaliere medie per un atleta non professionista
Immagina una persona di circa 70 kg che si allena intensamente 3-5 volte a settimana. Ecco di che cosa ha bisogno:

  • uomo: circa 2.500 – 3.000 kcal al giorno
  • donna: circa 2.000 – 2.500 kcal al giorno

Questi valori possono variare in base al tipo di attività e agli obiettivi dell’atleta.

 

Distribuzione dei macronutrienti

Per quanto riguarda invece il tipo di cibi che questa ipotetica persona dovrebbe consumare considera idealmente questa distribuzione:

  • carboidrati: 50-60% delle calorie totali
  • proteine: 15-20% delle calorie totali
  • grassi: 20-30% delle calorie totali

 

Esempio pratico per un uomo che assume 2.800 kcal

  • carboidrati: 1.400 – 1.680 kcal (350-420 g)
  • proteine: 420 – 560 kcal (105-140 g)
  • grassi: 560 – 840 kcal (62-93 g)

Abbinare dieta e allenamento per dimagrire

Se stai solo pensando di cominciare a fare sport a livello più intenso, con l’obiettivo principale di perdere peso, lo schema proposto sopra non è adatto a te (non ancora, per lo meno): potresti avere bisogno di consigli diversi.
Puoi cominciare a ragionare considerando grossomodo le calorie che si bruciano in media per alcune attività fisiche comuni.

Esempio: quante calorie si bruciano facendo sport

Immagina donna di 40 anni in leggero sovrappeso (circa 75 kg per un’altezza di 1,70). In un’ora di esercizio, approssimativamente consumerà le calorie che seguono.

 

Calorie bruciate per attività fisica

  • Camminata veloce (5-6 km/h)
    Circa 250-300 kcal all’ora
  • Corsa leggera (8 km/h)
    Circa 500-600 kcal all’ora
  • Bicicletta (moderata, 16-19 km/h)
    Circa 400-500 kcal all’ora
  • Nuoto (stile libero, moderato)
    Circa 400-500 kcal all’ora
  • Zumba o danza aerobica
    Circa 400-500 kcal all’ora
  • Allenamento di resistenza (pesi)
    Circa 200-300 kcal all’ora
  • Yoga
    Circa 200-300 kcal all’ora
  • HIIT (allenamento a intervalli ad alta intensità)
    Circa 500-700 kcal all’ora
  • Ellittica (intensità moderata)
    Circa 300-400 kcal all’ora
  • Pilates (livello moderato)
    Circa 180-250 kcal all’ora

 

Tieni conto anche di questi fattori:

Intensità: le calorie bruciate aumentano con l’aumentare dell’intensità. Per esempio, una camminata più lenta brucia meno calorie rispetto a una camminata a ritmo sostenuto. La costanza dell’allenamento garantisce però risultati migliori, in proporzione, rispetto ad allenamenti intensi ma sporadici.

Durata: gli allenamenti più lunghi bruciano naturalmente più calorie, ma è altrettanto importante dosare l’attività in base al livello di forma fisica. Non esagerare!

Obiettivi: se il tuo obiettivo è la perdita di peso, in genere è consigliabile alternare attività aerobiche (come la corsa) con allenamenti di forza (come i pesi); questo aiuta a mantenere la massa muscolare e accelerare il metabolismo.

Che tu voglia dimagrire o migliorare le tue performance sportive, è importante non improvvisare. Affidarsi a professionisti esperti di nutrizione e fitness ti permette di creare un piano su misura, evitando errori che possono compromettere la salute o i risultati.

La giusta combinazione tra dieta e attività fisica può fare la differenza: ascolta il tuo corpo e rivolgiti a chi ha esperienza per guidarti al meglio! Prenota un consulto gratuito per una consulenza personalizzata su come abbinare dieta e allenamento.

Come eliminare la pancia

Come eliminare la pancia

L’ossessione per la pancia piatta è dovuta in parte alla nostra cultura: secondo i canoni di bellezza attuali, il grasso addominale è considerato antiestetico. Fatto sta che molte persone, uomini e donne, combattono una battaglia contro la “pancetta” e spesso faticano a raggiungere il risultato sperato.

Facciamo chiarezza sul significato del grasso addominale e su come liberarsene realisticamente.

 

Perché ho la pancia?

Il desiderio di snellire la pancia in realtà non va considerato una frivolezza: è importante capire che la pancia sporgente è un indicatore di uno squilibrio che va al di là dell’estetica, e può essere un punto di partenza importante per ritrovare il benessere a livello globale.

 

Pancia gonfia e tesa o rotolini?

Prova a premere sull’addome: la sensazione che ricavi è di “morbidezza”, come un cuscino, oppure hai la sensazione di schiacciare un pallone da spiaggia? Quando ti chini, la pancia fa i “rotolini” o tende a mantenere la sua forma, dandoti quasi la sensazione di essere incinta?

Posto che ciascun individuo è differente e quindi si tratta di semplificazioni, questo “test” ti può già aiutare a capire meglio le cause della tua pancetta e di conseguenza comprendere come intervenire.

 

Grasso addominale come eliminarlo

La pancia “morbida” è principalmente dovuta a un accumulo localizzato di adiposità, cioè di grasso.
Generalmente è accompagnata da cuscinetti in altre parti del corpo, come i fianchi e le cosce, ma a volte (soprattutto nei maschi) sembra che tutta la “ciccia” si sia stabilita davanti allo stomaco. Vediamo allora perché si forma e come perdere il grasso sulla pancia.

Le cause di questo accumulo possono dipendere da due fattori principali, spesso combinati.

Una ragione genetica: il tuo organismo è “programmato” per accumulare le riserve di grasso in quel particolare punto del corpo. È come se avesse un grande armadio delle scorte proprio lì, anziché tanti armadietti in punti diversi.

Questi cuscinetti si rivelano particolarmente difficili da perdere, proprio perché hanno una radice nel tuo DNA. Il consiglio è:

  • sottoporti a un test genetico alimentare per ottenere la tua dieta DNA, e per verificare la tua generale predisposizione genetica all’aumento di peso localizzato e a eventuali patologie metaboliche;
  • “aggredire” i grassi difficili con una fase di dieta chetogenica (prescritta da uno specialista) a basso apporto calorico, per riattivare il metabolismo;
  • proseguire con una dieta personalizzata ritagliata sul tuo specifico caso.

Una ragione alimentare: se ci pensi, se hai un “accumulo” di grasso significa che ne hai una quantità superflua. Fin dalla preistoria il nostro organismo sa conservare, sotto forma di cellule adipose, le eccedenze caloriche. Se hai del grasso persistente sull’addome, significa che hai la tendenza a introdurre più calorie di quante ne consumi.
In questo caso il lavoro da fare è sulla dieta e sull’allenamento:

  • fatti impostare da uno specialista una dieta bilanciata realmente adeguata alle tue necessità;
  • aumenta l’attività fisica, sempre senza strafare e seguendo le indicazioni del medico.

Prenota il tuo consulto gratutito.

Digiuno a intermittenza: cos’è e come funziona

digiuno intermittente

Che cosa significa digiuno a intermittenza, a che cosa serve e quali risultati può dare: scopri come funziona e se è adatto a te.

 

Dimagrire con digiuno intermittente

Come si intuisce dal nome, il digiuno a intermittenza è un programma alimentare che prevede dei momenti in cui si mangia normalmente (pur seguendo alcune regole) e altri in cui si fa attenzione a non introdurre calorie per un certo numero di ore.

Lo scopo di questa pratica è perdere peso e disintossicare l’organismo, dandogli il tempo di smaltire grassi in eccesso e tossine.

Per capire perché il digiuno intermittente fa dimagrire devi immaginare il nostro organismo come una casa da riscaldare. Questa casa ha un caminetto, una caldaia a metano e una cantina piena di legna da ardere.

Il metano è il carburante “immediato”: quando accendi il riscaldamento la fiamma della caldaia si accende e subito scalda, consumando in tempo reale il gas.

Poi c’è la legna che hai accumulato in cantina per accendere il caminetto: quello è il carburante a lungo termine, che viene consumato lentamente e si deposita, per anni, rimanendo dov’è se non viene utilizzato.

Uscendo dalla metafora: quando mangiamo, il glucosio contenuto nei cibi viene sfruttato subito per il funzionamento dell’organismo (è il “metano”). Invece i grassi, sotto forma di trigliceridi, vengono accumulati nel tessuto adiposo sotto la nostra pelle, come scorta a lungo termine (è la “legna”). Se depositiamo più di quanto ci serve, superiamo il nostro peso forma. Se noi ritardiamo il prossimo pasto per un tempo sufficiente, l’organismo non avrà a disposizione glucosio da utilizzare immediatamente, e inizierà a scomporre il grasso accumulato, per utilizzarlo come carburante.

In termini chimici il processo è un po’ più complesso di così, ma la sostanza è che il corpo riesce a smaltire i grassi perché non gli abbiamo fornito una “ricarica” di glucosio. Naturalmente non si tratta di digiunare per tempi assurdi, con il rischio di sentirsi male! I tempi sono tarati dallo specialista, diversi per ogni persona e misurati in base allo stato di salute, ai chili da perdere, all’età e allo stile di vita.

 

Come funziona il digiuno intermittente per dimagrire

Nella pratica, il dietologo e il nutrizionista impostano una delle possibili versioni del digiuno a intermittenza adattandola al tuo caso, e ti indicano che cosa mangiare e quando farlo.

Ci saranno quindi due tipi di indicazioni:

  • ogni quanto tempo fare un pasto (esempio: per 16 ore su 24 non mangi nulla, a parte l’acqua; nelle restanti 8 ore concentri i pasti della giornata; è il metodo 16:8);
  • che cosa mangiare in quei pasti: ovviamente se ti abbuffassi all’inverosimile nelle 8 ore “concesse” avrebbe poco senso…

 

Nella quotidianità è più semplice di come sembra, perché vorrebbe dire saltare la colazione oppure cenare molto presto: non una cosa impossibile da realizzare, soprattutto perché la durata del digiuno è molto breve: in genere lo si fa per una settimana, che viene ripetuta a intervalli regolari durante i mesi del proprio piano di dimagrimento.

Esiste anche una versione diversa, chiamata 5:2, che si distribuisce su giorni e non su orari: per esempio, per 5 giorni mangi normalmente, poi fai 2 giorni di dieta strettamente ipocalorica.

 

Digiuno intermittente primi risultati e mantenimento

Di solito i primi effetti sono molto veloci: già dopo una settimana di digiuno intermittente potresti aver perso peso (circa 1 kg).

Ragionevolmente, i primi risultati concreti si vedono dopo circa 3 mesi (in cui alterni la settimana di digiuno intermittente a un regime alimentare normale, anche se controllato).

Dopo circa 4 mesi dovresti aver perso fra il 5 e il 10% del peso iniziale, ma naturalmente ogni organismo reagisce diversamente e quindi è difficile fare una previsione sicura.

Dopo un certo periodo, il dietologo ti consiglierà una dieta di mantenimento che potrai gestire in autonomia, semplicemente evitando di ricadere in abitudini alimentari scorrette.

Se vuoi capire meglio cos’è il digiuno intermittente per dimagrire e come può esserti d’aiuto, chiedi un consulto gratuito agli specialisti di Lab Quarantadue.

 

Come perdere peso velocemente

Come perdere peso velocemente

Come perdere peso velocemente: è possibile e sicuro?
Dipende: ecco i consigli dei nostri specialisti per dimagrire in fretta senza rischi. Se stai cercando un metodo “magico” per perdere chili a tempo record è importante fare alcune premesse e sfatare qualche mito sul dimagrimento veloce.

 

Come dimagrire velocemente in sicurezza

La prima cosa importante da sapere è che la perdita di peso è un processo che coinvolge molti aspetti sia fisici che psicologici ed è differente per ogni persona: per intraprendere questa strada è indispensabile consultare uno specialista o, meglio ancora, una squadra di esperti che prenda in carico il tuo caso specifico e si accerti:

  • che tu sia nelle condizioni ideali per una dieta ipocalorica;
  • che tu abbia un’idea di cosa mangiare per perdere peso velocemente;
  • che tu non abbia patologie a carico del metabolismo, allergie, predisposizioni genetiche che rendono inefficace un approccio “standard”;
  • che il tuo rapporto con il cibo sia equilibrato e consapevole.

 

Se ti trovi nel Nord Italia puoi chiedere un consulto gratuito al team degli ambulatori Lab Quarantadue (dietologo, psicologo, medico estetico, nutrizionista Brescia o Milano) oppure utilizzare il servizio di consulenza online.

Il secondo punto importante è: non è vero che non si può perdere peso velocemente e “ci vuole pazienza”. Senz’altro i programmi di dimagrimento sono “lenti”, si sviluppano nel tempo e lavorano a lungo termine. Ciò non significa, però che non sia possibile cominciare con una dieta per dimagrire velocemente, progettata per durare un tempo limitato e costituire un “primo step”.

Superato lo scoglio iniziale, bruciati i chili davvero in eccesso, si potrà passare a un regime più moderato che permette il mantenimento.

Ne consegue il terzo punto: puoi senz’altro seguire una dieta dimagrante rapida, purché tu sia consapevole che dopo ti servirà mantenere un’alimentazione sana e bilanciata e imparare delle abitudini efficaci a tavola e nel tuo stile di vita.

In altre parole: se dopo il programma di riduzione delle calorie ricominci a mangiare esattamente come prima, il risultato non sarà duraturo.

 

Dieta per dimagrire velocemente

I percorsi che garantiscono i risultati più rapidi sono la dieta chetogenica e il digiuno intermittente.

Esistono diverse varianti di queste diete, e ognuna deve essere tarata sul tuo peso e sul tuo obiettivo e seguita strettamente da un medico.

La dieta chetogenica lavora soprattutto sul tipo di alimenti introdotti (in particolare proteine vs carboidrati), oltre che sulla riduzione calorica. In breve, è progettata per indurre il corpo a smaltire il grasso accumulato lasciando intatta la massa muscolare. Ha numerosi benefici che vanno al di là della semplice riduzione dei cuscinetti adiposi ed è adatta anche a persone in forte sovrappeso o obese. Trovi maggiori dettagli sulla dieta chetogenica qui.

Il digiuno intermittente è un regime alimentare temporaneo che prevede un ridotto apporto calorico e intervalli di tempo relativamente lunghi fra un pasto e l’altro. Aiuta a perdere in fretta i chili di troppo e riattivare il metabolismo ed è adatta a chi ha bisogno di ridurre il peso, disintossicare l’organismo e “resettare” le abitudini alimentari. Trovi maggiori dettagli nell’articolo dedicato al digiuno intermittente.

In entrambi i casi si lavora sia sulle quantità del cibo, sia sulla tipologia di alimenti: non si tratta cioè solo di quanto mangiare, ma di cosa mangiare per dimagrire (e anche in quali orari, un aspetto spesso trascurato).

I risultati sono evidenti nel giro di poche settimane. Se seguirai le indicazioni date dallo specialista che ti segue non correrai nessun rischio per la tua salute; evita però il fai da te o le diete preconfezionate che trovi online: il tuo corpo è unico e non è il caso di stressarlo con combinazioni che non rispondono alle sue esigenze!

Se hai domande o vuoi capire meglio quale percorso fa per te prenota il tuo consulto gratuito.

Dieta online personalizzata: come funziona

Dieta online personalizzata

Che cos’è e come funziona una dieta online personalizzata: scopri se fa per te e a cosa fare attenzione

Dimagrire da casa, in autonomia ma evitando il fai da te, con l’app, col dietologo… Sul concetto di dieta online si può fare un po’ di confusione e si corre il rischio di affidarsi a soluzioni che non sono davvero serie né ritagliate sulla singola persona.

Vale invece davvero la pena investire un po’ di tempo per chiarirsi le idee: ne va non solo del risultato del dimagrimento, ma della propria salute e persino della fiducia in sé.
In effetti, dimagrire è un processo che mette in gioco tanti fattori, fra i quali anche quello psicologico, e va quindi gestito con attenzione, affidandosi a professionisti esperti che sappiano valutare la situazione di partenza.

 

Come funziona la dieta online

Le ragioni per cercare un’opzione telematica per dimagrire possono essere molte: la comodità, il risparmio di tempo, l’investimento economico tendenzialmente più basso. Attenzione però a rivolgersi nella giusta direzione!

 

Le app per dimagrire sono la scelta giusta?

Esistono in rete app e software per perdere peso che consentono dei calcoli automatici basati su un algoritmo, quindi senza l’interazione diretta con un medico.
In certi casi si tratta di prodotti progettati con una certa accuratezza, che aiutano a costruire dei menu settimanali o a calcolare le calorie delle porzioni di cibo. Possiamo appoggiarci a queste soluzioni per trarre qualche nozione base di nutrizione, imparando per esempio quante calorie in media sono contenute negli alimenti che consumiamo abitualmente, ma nessun bot è in grado di fare una valutazione nutrizionale sicura e davvero calzante sul singolo individuo.

Per fare un paragone semplice, è un po’ come andare a comprare la crema antirughe del supermercato: nessuno analizza la tua pelle prima di mettere la crema in vendita sullo scaffale. È pensata per andar bene grossomodo a tutti, non creare allergie, non “sbilanciare” le cose: quindi, contiene una quantità minima di principi attivi dispersi in una formula genericamente idratante che potrebbe anche restituire elasticità alla tua pelle, ma potrebbe invece essere troppo ricca per te, o troppo poco, o lasciare l’epidermide ancor meno tonica non appena smetti di usarla.

Con la dieta è un po’ la stessa cosa: se non si parte da te in quanto persona unica al mondo, con il suo organismo, la sua storia, la sua età, il suo rapporto con il cibo, il suo stile di vita (e potremmo continuare l’elenco), non si può costruire un percorso che funzioni per te a lungo termine, e senza crearti scompensi e disturbi.
Da questo punto di vista, dimagrire con dieta online o andando di persona in ambulatorio cambierebbe ben poco. Conta l’approccio.

Vediamo allora come potrebbe svolgersi un percorso nutrizionale online per dimagrire in modo
serio, efficace e duraturo.

 

Dimagrire con dieta online in sicurezza

Un dietologo online, o un nutrizionista online (puoi leggere qui la differenza fra queste due figure), è in quest’ottica semplicemente uno specialista della nutrizione che ha le competenze e gli strumenti per interagire con te tramite videochiamata o con l’uso di altri strumenti di telemedicina, senza che tu debba uscire, fare chilometri in auto o coi mezzi pubblici, confrontarti con la sala d’attesa e con la visita (lo sappiamo e lo capiamo: per alcune persone questa esperienza è già di per sé traumatica).

Si tratta di una persona formata per fare il suo lavoro a distanza e in grado di proporti dei metodi di valutazione sensati, adatti a te, senza farti spendere inutilmente soldi in trattamenti che non ti servono.
Noi di Lab Quarantadue utilizziamo il protocollo #SmartE-HEALTH, progettato proprio per la gestione telematica di un programma di perdita di peso e rieducazione nutrizionale.

 

Come funziona un percorso online per la perdita di peso

Negli ambulatori Lab Quarantadue proponiamo ormai da molti anni percorsi di dimagrimento online rodati e sperimentati da centinaia di pazienti. Nessun percorso è identico a un altro, ma ecco che cosa puoi aspettarti:

  • Potrai fare un primo consulto gratuito in videochiamata, per parlare della tua situazione, dei tuoi obiettivi e sciogliere dubbi e domande.
  • Una volta concordata la direzione più adatta a te, si comincerà con la fase valutativa:
    – o ti verrà fornito un link personale per restare in contatto con il team di specialisti che si prenderanno cura di te;
    – o ti verrà spedito a casa un kit contenente una bilancia BIA, un dispositivo che permette un controllo accurato del peso e dell’indice di massa corporea nel tempo;
    – o lo specialista, con discrezione ed empatia, ti farà tutte le domande necessarie a ricostruire il quadro della tua situazione di salute, senza trascurare gli ormoni, le possibili intolleranze e il lato emotivo che sempre si “smuove” quando si inizia una dieta;
    – o se necessario, ti verranno consigliati degli esami (per esempio analisi del sangue, Test DNA, Test disbiosi) per approfondire la presenza di eventuali patologie metaboliche, allergie, predisposizioni genetiche.
  • A questo punto il team di esperti elaborerà una dieta su misura basata al 100% sulle tue caratteristiche e i tuoi obiettivi, con risultati che possono quindi essere più o meno rapidi a seconda del tuo fisico e del tipo di percorso che va bene per te, sotto tutti i punti di vista.
  • Se necessario, potranno esserti proposte soluzioni di accompagnamento come supporto psicologico, trattamenti di medicina estetica non invasiva, integratori o farmaci per dimagrire (solo se davvero necessari al tuo caso).
  • Sono previsti incontri online periodici per valutare i miglioramenti, correggere il tiro se necessario, e soprattutto insegnarti le abitudini che ti permetteranno di mantenere nel tempo i risultati ottenuti, evitando il cosiddetto effetto yo-yo che è così frustrante e controproducente.

 

Il tuo scopo, dopotutto, è perdere peso ma anche imparare a non riguadagnarlo, e dare la giusta direzione alle tue abitudini alimentari: un vero regalo per la tua salute futura, che saprai gestire in autonomia una volta apprese informazioni attendibili e corrette per te.

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Ipotiroidismo e dieta

ipotiroidismo e dieta

Che rapporto c’è tra ipotiroidismo e dieta: i consigli di alimentazione degli esperti nutrizionisti.

Se ti è stato diagnosticato l’ipotiroidismo, sappi che puoi fare molto scegliendo cosa mangiare. Infatti,  grazie a una dieta su misura e ad eventuali integratori mirati, potrai tenere sotto controllo il peso e prevenire gli scompensi ormonali.

 

 

Che cos’è l’ipotiroidismo

Cominciamo dalle basi: l’ipotiroidismo è una condizione medica dovuta al fatto che la tiroide, una ghiandola endocrina che si trova nella parte anteriore del nostro collo, è meno efficiente di quanto dovrebbe.

La parola “endocrina” ti avrà forse ricordato il nome dello specialista a cui ci si rivolge per i problemi ormonali: l’endocrinologo. In effetti una delle principali conseguenze dell’ipotiroidismo è la scarsa o nulla produzione di due ormoni; questi, fra le altre cose, regolano la digestione, la regolazione del metabolismo e la velocità di smaltimento delle calorie ingerite.

Ed ecco che diventa chiaro perché chi soffre di ipotiroidismo dovrà considerare una dieta professionale, oltre ai farmaci.

Facciamo subito una premessa sfatando un mito:

  • è vero che molte persone con ipotiroidismo hanno una carenza di iodio;
  • è vero che esistono gli integratori di iodio;
  • non è vero che tutti coloro che hanno questa condizione devono assumere integratori di iodio. L’indicazione deve venire dal medico e riguarda solo una parte dei casi, mentre per altri è sufficiente un’alimentazione corretta (diverso è il discorso degli integratori ormonali!).

Scopriamo allora quali sono i principi della dieta per l’ipotiroidismo.

 

 

Esiste una dieta per ipotiroidismo?

Come qualunque tipo di dieta, non ne esiste una: esiste quella giusta per te, e deve senza alcun dubbio essere preparata da un professionista della nutrizione che conosca bene le caratteristiche della tua patologia.

Posto che gli alimenti e le dosi devono essere inseriti in una dieta personalizzata creata per te, come quella che possono prepararti gli specialisti di Lab Quarantadue, alcuni accorgimenti sono universalmente validi. Ti consigliamo di leggere con attenzione: qualcuno probabilmente ti stupirà!

 

 

Cibi no e cibi sì nella dieta per chi soffre di tiroide “pigra”

Un primo livello della questione riguarda gli alimenti che sono controindicati: alcuni ortaggi, (come i cavoli, i broccoli e le rape), la soia e i cereali integrali per esempio, ottimi alimenti di per sé, hanno il difetto di contrastare il naturale assorbimento dello iodio, aumentandone anzi il fabbisogno corporeo: questo è spesso un problema per chi è interessato da problemi della tiroide.

Bevande eccitanti, alcolici e cibi molto elaborati (come i pasti pronti confezionati) non sono amici di una dieta equilibrata soprattutto in caso di ipotiroidismo.

In generale, è meglio non esagerare con le fibre, che in quantità abbondante generano il medesimo problema di malassorbimento.

Naturalmente non bisogna nemmeno cadere nell’eccesso opposto: il nostro apparato digerente ha comunque sempre bisogno di una dose di fibre, in particolare da frutta e verdure fresche.

Sono invece consigliati nutrienti ricchi di iodio ma anche di selenio, come:

  • Cereali raffinati (in particolare l’avena)
  • Latte vaccino parzialmente scremato
  • Uova
  • Pesce azzurro, molluschi e crostacei;
  • Carne bianca e rossa
  • Frutta secca;
  • Legumi.

 

Tieni anche conto della cottura: cucinare in forno e lessare tende a ridurre l’assorbibilità dello iodio dei cibi, quindi cerca di variare e consumare il più possibile ingredienti freschi e crudi (ovviamente con buon senso).

Come vedi serve un po’ di attenzione e di competenza: una zuppa di farro integrale e broccoli, ottima pietanza che potesti per esempio trovare in una dieta vegetariana bilanciata, non è adatto a te (o, per lo meno, non dovresti consumarlo troppo spesso).

Considera anche la vicinanza dei tuoi pasti rispetto ai farmaci che prendi: chiedi al medico o al farmacista e leggi attentamente le indicazioni sul foglietto illustrativo, per evitare di interferire con l’effetto del medicianle.

Insomma, non improvvisare: con una dieta efficace ipotiroidismo e sintomi correlati potranno esser tenuti sotto controllo, sempre seguendo le indicazioni del proprio medico.

 

 

Ipotiroidismo e dieta per dimagrire

Abbiamo chiarito che devi avere delle attenzioni in più per seguire una nutrizione corretta, ma c’è un secondo elemento da tenere presente: molte persone che soffrono di ipertiroidismo hanno anche problemi di peso. Si tratta di una patologia che spesso porta ad accumulare chili di troppo più facilmente della media, e rende un po’ più arduo perderli.

Non scoraggiarti: con i consigli giusti potrai affrontare un programma di dimagrimento adatto al tuo caso e, soprattutto, sicuro a lungo termine per la tua salute e il tuo benessere.

La preparazione di un piano alimentare dovrà sempre tenere conto, come detto, dei farmaci che assumi e prenderà in considerazione, a seconda del caso, la somministrazione di ormoni che hanno (anche) la funzione di accelerare il metabolismo, ostacolato dalla patologia.

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Menopausa e aumento di peso

menopausa e aumento di peso

Menopausa e aumento di peso, come inquadrare e come fermare l’aumento di peso in menopausa in modo naturale ed efficace.

Capire perché si verificano gonfiore e aumento di peso in menopausa ti aiuterà a renderti conto che si tratta di fenomeni del tutto normali e comuni a moltissime donne, ma soprattutto a intervenire con il sistema corretto. Ecco le spiegazioni e i consigli dei nostri esperti.

 

Aumento di peso in menopausa: perché succede?

In premenopausa e dopo l’interruzione della fase fertile è normale notare un cambiamento nel proprio peso: si può prendere qualche chilo, si accumulano frequentemente cuscinetti sulla zona addominale (ingrassamento “a mela”), e dimagrire sembra più difficile.

La responsabilità principale è dovuta ai cambiamenti ormonali: diminuisce la produzione di estrogeni, i cosiddetti “ormoni femminili”, e questo comporta la comparsa di alcuni tipici sintomi fra i quali, appunto, l’accumulo di adipe un po’ più ostinato.

Il metabolismo cambia e tende a “rallentare” e il fabbisogno energetico muta: il tuo corpo ha bisogno di un apporto di calorie e di nutrienti differente rispetto a prima.

A questo si aggiunge il naturale processo di invecchiamento: dopo i 50 anni è assolutamente normale che i tessuti subiscano una perdita di tono, sia a livello muscolare che cutaneo, provocando qualche inestetismo che può mettere in crisi l’immagine che hai di te e del tuo aspetto.

Niente paura: per prima cosa ricorda che la tua bellezza si accorda con il tuo tempo ed è fatta di tanti elementi, non di una taglia da teenager o di una pelle da filtro Instagram!

Se vuoi prenderti cura di te e del modo in cui appari nello specchio, e capire come perdere peso in menopausa nel modo più equilibrato, puoi seguire con serenità i consigli che seguono.

 

Controllare il peso in menopausa: un circolo virtuoso

Sembra banale dirlo, ma regolare l’alimentazione è davvero il punto più importante in un percorso volto a perdere peso in menopausa.

Non si tratta solo di mangiare un po’ meno e seguire una dieta bilanciata (certamente ottima abitudine di per sé), ma di considerare il cibo come un alleato della tua salute a tutto campo: alimenti elaborati, molto salati, ricchi di grassi saturi non solo aumentano la ritenzione idrica e l’aumento di peso, ma peggiorano alcuni sintomi (come le vampate e l’insonnia) e fanno salire il rischio di patologie tipiche dell’età: ipertensione, obesità, diabete, squilibri metabolici.

Lavorare sulla nutrizione corretta aiuta davvero a prevenire questi problemi:

  • Includi nella tua dieta alimenti antiossidanti che contrastano l’opera dei radicali liberi, responsabili del processo di invecchiamento: frutta (soprattutto uva, mirtilli, agrumi), ortaggi (cavolacei e verdure a foglia), frutta secca, pesce azzurro…
  • Privilegia i carboidrati complessi a lento assorbimento, come i cereali integrali: oltre ad apportare un “pacchetto” di nutrienti più vario, saziano di più senza alzare troppo la concentrazione di zuccheri nel sangue.
  • Non dimenticare l’importanza dell’idratazione: sì all’acqua naturale, no a bibite gassate e zuccherate. Limita il consumo di bevande eccitanti (tè, caffè, energy drink) e soprattutto di alcool.

 

Menopausa aumento di peso e attività fisica

Affiancare alla dieta un esercizio fisico costante e commisurato alla tua condizione generale è molto importante, non solo per mantenere il peso forma dopo i 50 anni ma per far funzionare al meglio quella incredibile macchina che è il tuo organismo, sia sul piano strettamente organico che su quello psicologico: gli sbalzi d’umore e l’ansia influiscono infatti sul rapporto che hai con il cibo e con l’immagine corporea, e il movimento è il più naturale un regolatore dell’umore che esista.

Non occorre strafare: fatti consigliare un semplice piano che comprenda allenamento aerobico (come la camminata veloce), potenziamento muscolare e stretching, con beneficio anche sull’elasticità e flessibilità articolare.

 

Dieta menopausa: una cosa importante da sapere

Se cerchi una dieta per perdere peso in menopausa non puoi basarti sulle tabelle nutrizionali che si trovano online: oltre a non essere personalizzate in base al tuo organismo, queste corrispondono tendenzialmente a regimi standard pensati per ragazze under 40.

Lavorano, quindi, su meccanismi che non sono adatti alla fase di vita in cui ti trovi tu, e non produrrebbero quindi un risultato efficace e durevole.

Vale la pena di chiedere un consulto a un esperto, come gli specialisti di Lab Quarantadue, per ricevere un piano alimentare davvero adeguato al tuo caso e in grado di aiutarti a raggiungere un obiettivo di salute e benessere! Prenota ora il tuo consulto gratuito in ambulatorio o online.

Dieta Post Parto

Dieta Post Parto

Qual è la dieta post parto adatta a te se vuoi perdere i chili presi in gravidanza (ma senza rischi per la salute)? Ecco i consigli dei nostri esperti.

Dieta post parto: le cose importanti da sapere

Prima di addentrarci nei consigli su come tornare in forma post gravidanza, è fondamentale sottolineare alcune priorità:

  • prendere peso in gravidanza è normale e serve al tuo corpo. Succede a tutte le donne, in modo variabile ma funzionale alla fase di vita che stai attraversando;
  • dopo il parto hai bisogno di riposo e recupero: non aspettarti troppo da te stessa per quanto riguarda la forma fisica, hai tutto il tempo per perdere peso nei mesi successivi, senza fretta.

Se hai seguito un’alimentazione corretta durante i 9 mesi e non avevi problemi di sovrappeso pregressi, mangiare semplicemente in modo sano sarà l’unica dieta post gravidanza di cui avrai bisogno.

Questo almeno sul piano dei kg: per la muscolatura sarà di aiuto un po’ di esercizio mirato, sempre dopo le canoniche 8 settimane che servono all’organismo per tornare a una situazione generale simile a quella di partenza.

Se hai subito un parto cesareo, segui scrupolosamente i consigli del medico prima di riprendere un workout!

 

Prenditi cura di te

Da neomamma è più che giusto non perdere di vista la cura di te stessa e del tuo aspetto: se “non ti vedi” nel tuo corpo dopo aver partorito puoi chiedere consiglio a un professionista e farti consigliare una dieta personalizzata post gravidanza.

Non affidarti al fai da te: in questo momento è più che mai importante non forzare gli equilibri naturali del tuo fisico con diete inadeguate o troppo restrittive! Ne va della tua salute fisica ma anche psicologica, tanto importante nei primi mesi post parto, quando gli ormoni “comandano”.

 

Dieta post parto se stai allattando

C’è da sottolineare una differenza molto importante, e cioè se quella che vuoi fare è una dieta post parto con allattamento in corso o dopo la conclusione dell’allattamento.

La differenza è significativa: durante l’allattamento infatti

  • il tuo corpo ha dei bisogni speciali in fatto di energia;
  • tutto ciò che mangi lo mangia anche il tuo bambino.

Questo significa che è molto importante seguire un’alimentazione sana e ben bilanciata, ma anche che non è opportuno ridurre le calorie o “resistere” quando hai fame. In questa fase devi puntare sulla qualità della tua nutrizione, non sulla riduzione calorica.

Fai attenzione anche ad assumere molti liquidi: del resto avrai spesso sete, quindi sarà più facile seguire questa buona abitudine!

Una buona notizia?

Il corpo è programmato naturalmente per perdere peso durante l’allattamento: la ragione per cui prendiamo chili in gravidanza è proprio “fare scorta” per prepararci al periodo in cui dovremmo nutrire un altro essere umano.

È vero anche che ogni persona è differente: tu potresti impiegare più tempo e fatica a perdere peso, per una complessa serie di fattori ormonali e genetici, rispetto a una coetanea (non paragonarti a ragazze più giovani: ogni età ha tempi di recupero diversi!).

 

Dieta post parto se non stai allattando

Se il tuo periodo di allattamento è terminato, oppure hai scelto di non allattare o non hai avuto la possibilità di farlo, la situazione è un po’ diversa e puoi farti consigliare una dieta dimagrante post gravidanza basata sul tuo caso, che tenga conto del tuo specifico quadro ormonale e psicofisico.

Un’informazione importante che non ti dà mai nessuno prima di partorire. Se hai allattato per mesi, e poi smetti, l’aspetto del seno sarà diverso da quello che ti aspetti: sembrerà improvvisamente “vuoto” e poco tonico. Non spaventarti! È normale che sia così, ma la situazione si normalizzerà nel tempo.

 

Sovrappeso prima di restare incinta

Affrontare una gravidanza in situazione di sovrappeso o obesità può rendere più difficile perdere chili dopo il parto.

In questo caso è indispensabile la valutazione di un dietologo per:

  • sottoporti a una valutazione clinica per capire le vere ragioni del sovrappeso;
  • fare eventuali esami (per esempio il test per la dieta DNA o per le intolleranze alimentari);
  • costruire un piano alimentare personalizzato.

Una dieta su misura per te diventa una scelta importante per evitare di trascinarti un problema di peso anche negli anni successivi.

 

5 consigli per dimagrire dopo il parto

 

1) In media, in gravidanza e allattamento è considerato nella norma introdurre fra le 300 e le 500 kcal al giorno in più rispetto al proprio normale fabbisogno calorico. Probabilmente per dimagrire, concluso l’allattamento, lo specialista ti consiglierà quindi di ridurre le calorie secondo la stessa proporzione, per riportare il corpo alle abitudini precedenti.

 

2) In gravidanza si accumulano naturalmente molti liquidi: parte del peso che percepisci e vedi sulla bilancia è “acqua”. Bere molto e ridurre al minimo gli alimenti molto salati farà già molto per aiutarti a rientrare nei jeans.

 

3) Non ci sono nutrienti da eliminare: è importante mantenere un’alimentazione completa di carboidrati, proteine, grassi e fibre. Sicuramente è importante evitare invece il “cibo spazzatura” e le pietanze eccessivamente elaborate, come piatti pronti e fast food. Questo non significa che se ti concedi un cheeseburger con patatine in una sera di sconforto devi sentirti in colpa. L’importante è non esagerare e compensare con un regime equilibrato nella maggior parte dei giorni. Il lavoro per tornare in forma dopo il parto è qualcosa che si costruisce sul lungo termine, mantenendo l’attenzione senza ossessioni: datti tempo e tieni conto delle energie fisiche e mentali di cui disponi.

 

4) Verifica che la tua dieta post gravidanza comprenda alimenti freschi e ricchi di vitamine, minerali e Omega 3: frutta, verdura, pesce azzurro, frutti oleosi (come le mandorle) aiuteranno il tuo corpo a “funzionare” aiutando anche il meccanismo della serotonina, molto importante per combattere il maternity blues.

 

5) Attenzione agli spuntini: fra un pasto e l’altro è normale che ti venga fame in questa fase. Per soddisfarla, preparati spuntini salutari che comprendono per esempio frutta, verdura cruda, cereali integrali (per esempio fiocchi d’avena), semi oleosi, yogurt magro in modo da placare l’appetito senza introdurre un eccesso di zuccheri.

 

Se senti il bisogno di un consiglio personalizzato approfitta dei consulti gratuiti con gli esperti di Lab Quarantadue, contattaci ora.

Dieta ipocalorica cos’è

Dieta ipocalorica cos’è

Dieta ipocalorica: cos’è e come funziona la dieta per dimagrire in modo sano e sicuro

Vediamo insieme una dieta ipocalorica cos’è, come si applica e chi deve prescriverla. Tutte le informazioni fondamentali dai nostri esperti per dimagrire in modo equilibrato, duraturo e senza errori.

 

Dieta ipocalorica: come funziona

Cominciamo dalla definizione: “ipo-” significa “sotto”. Parlando di dieta ipocalorica si indica quindi un regime alimentare che introduce meno calorie del solito, per la precisione un po’ meno rispetto al fabbisogno calorico quotidiano di un individuo. In questo modo generi un bilancio energetico negativo, in pratica mangi meno di quanto ti servirebbe, e chiaramente in questo modo perdi peso.

Il “taglio calorico”, cioè la diminuzione delle calorie che assumi con i pasti, può variare in base all’obiettivo e al punto di partenza. Prima di capire quanto serve togliere, però, è importante capire che cosa: non si riduce la propria alimentazione a caso ma secondo precise regole!

Il concetto chiave è quello di equilibrio nutrizionale. Significa, come puoi immaginare, la necessità di introdurre nutrienti in modo bilanciato e consapevole, dosando le quantità adeguate di carboidrati, grassi, proteine, fibre e, in generale, l’assunzione dei diversi alimenti nel corso della settimana.

Detto così sembra facile, ma devi sapere che non esiste un piano alimentare valido per tutti: è importantissimo che il menù settimanale sia adatto al tuo specifico caso e tenga conto:

  • del tuo stato di salute generale;
  • della tua età e fase di vita (per esempio se sei nella fase dello sviluppo o in menopausa);
  • del tuo peso di partenza;
  • di eventuali intolleranze, allergie, patologie, predisposizioni genetiche;
  • delle tue abitudini alimentari (alcune delle quali potrebbero essere scorrette).

Tutti questi elementi possono essere valutati solo da un professionista. Eventualmente anche dopo aver chiesto alcuni esami (come analisi del sangue mirati o test delle intolleranze alimentari).

Se decidi di seguire una dieta ipocalorica chi la prescrive deve essere un nutrizionista o un dietologo, sempre a seguito di un colloquio preliminare che gli permetta (anche in telemedicina, per gli ambulatori che la praticano) di acquisire tutti i dati utili allo scopo: calcolare il tuo fabbisogno energetico totale e di conseguenza impostare il deficit calorico giusto per il tuo metabolismo.

È evidente quindi che quella che seguirai, se ti affidi a uno specialista serio, è una dieta su misura per te, per le tue esigenze e i tuoi obiettivi. Scelte alimentari improvvisate non portano risultati durevoli e possono addirittura causare un problema di salute fisica e psicologica.

 

Dieta ipocalorica: cosa aspettarti

Una dieta ipocalorica corretta e bilanciata per dimagrire in modo sano deve contenere indicazioni molto precise non solo su quali alimenti sono “ammessi” (e quali, almeno per un periodo, vengono esclusi), ma anche e soprattutto in quale quantità dovresti assumerli nella settimana.

In genere, salvo casi nei quali sia necessario per ragioni di salute, un dimagrimento rapido iniziale o una perdita di peso davvero importante, il taglio calorico non supera il 10% (cioè in pratica riduci di un decimo le kcal ingerite rispetto al tuo fabbisogno normale) e non ti vengono vietate numerose tipologie di cibi. Solo una parte delle tue abitudini viene modificata, per garantire un adattamento cauto ed equilibrato a un nuovo stile di vita, da consolidare poi nel tempo.

Quella che devi aspettarti è una terapia dimagrante basata sull’alimentazione, non una specie di tortura della fame!

 

Dieta ipocalorica: durata

Esistono diete per perdere peso velocemente, riservate a persone con problemi di obesità e sovrappeso importante, che sono pensate per durare poco tempo (anche poche settimane).

Una dieta ipocalorica standard, tuttavia, fa parte di un processo più lento che comincia con una fase iniziale seguita da una di mantenimento. Per esempio, se vuoi perdere 15 kg potresti avere un programma mirato per perdere prima 10 kg. Poi un regime più “morbido” per liberarti dei restanti 5. Infine un insieme di consigli per aiutarti a non riprendere i chili persi.

La durata della dieta ipocalorica è quindi molto variabile, appunto perché deve trattarsi di una dieta personalizzata. In genere la lunghezza ottimale del percorso è di sei mesi.

In media, il peso perso è di meno di 1 kg a settimana, ma potresti vederlo scendere a un ritmo non regolare. Il dimagrimento funziona per ciascuno in modo differente, non scoraggiarti!

Accanto al rispetto del menù assegnato devono naturalmente essere presenti il movimento fisico, commisurato alle possibilità della persona e un percorso di educazione alimentare. Un altra cosa importante è l’ascolto empatico del team di specialisti, anche con l’eventuale intervento di uno psicoterapeuta: la salute nutrizionale passa anche da quella emotiva!

Ora che sai cos’è e come funziona la dieta ipocalorica sei interessato a capire se è la dieta giusta per te? Contatta Lab Quarantadue per prenotare il tuo primo consulto gratuito.

Come godersi le feste senza sensi di colpa

Come godersi le feste senza sensi di colpa

Se il Natale ti mette in crisi, segui i nostri consigli su come godersi le feste senza sensi di colpa, ma anche senza ingrassare.

Molte delle persone che combattono con i problemi di peso vivono l’approssimarsi delle feste con preoccupazione. È un peccato guastarsi la serenità di una tavolata in famiglia o fra amici per il senso di colpa o la sensazione di “non poter mangiare niente”!

 

Come mangiare durante le feste

Vediamo insieme alcune indicazioni realistiche per passare le vacanze di Natale senza stress, evitando di vanificare il lavoro fatto, ma con un approccio ragionevole e rilassato.

Mangiare senza sensi di colpa durante le feste

La prospettiva da cui partire dovrebbe essere quella di curare il benessere emotivo a tavola.

Prima di parlare di calorie e dosi fai un bel respiro e concentrati su un pensiero molto importante: il cibo non è un nemico. Il cibo è energia, salute e gioia; solo le abitudini sbagliate possono metterlo contro di te!

Rivolgi le tue energie sul mantenere il più possibile le buone abitudini che hai imparato, non sul colpevolizzarti, odiare quello che hai nel piatto o… chi te lo ha preparato.

Sappiamo tutti che le riunioni fra parenti possono avere un risvolto relazionale difficile, addirittura per alcuni sono fonte di vera ansia e depressione. Questi sentimenti esistono e non c’è nulla di cui vergognarsi se ti capita di provarli. Cerca un aiuto professionale, se ti sembra di non farcela!

Il fatto è che il tuo benessere psico fisico è estremamente importante in un percorso di dimagrimento e di alimentazione consapevole, e stare male a livello emotivo non è certo di aiuto per sostenere i grandi sforzi che stai già facendo.

Cerchiamo allora di intervenire insieme sulle famose cose che puoi controllare, concentrandoti con ottimismo su quello che stai facendo di buono per te e per la tua salute.

 

Cosa fare per non ingrassare durante le feste

Mangiare sano durante le feste è possibile: la nostra tradizione prevede per la Vigilia e Capodanno pasti abbondanti e ricchi, è vero, ma genuini. Onestamente: hai mai visto consigliare la Coca cola o il pollo fritto da fast food sulla tavola natalizia dei nostri nonni? Già partire da questa idea di ricette home made è un buon punto a favore della tua dieta.

La battaglia si giocherà sulle quantità e sull’equilibrio fra la gioia di condividere il cibo e il rischio di esagerare. Datti dei limiti, ma ragionevoli, altrimenti il senso di colpa busserà facilmente alla tua porta…

Se riesci, cerca di mantenere un po’ di attività fisica durante il periodo di vacanza. Però considera anche che si tratta di una fase di riposo, tutto sommato breve: se “molli” per qualche giorno non è una tragedia, avrai tutto il tempo per recuperare dopo!

 

Dieta di Natale: linee guida

Solo il tuo nutrizionista può preparare una dieta per le feste bilanciata e adatta davvero a te, diffida da chi ti dice il contrario! Ciò non significa però che tu non possa seguire alcuni consigli universalmente validi.

Regola numero uno su come godersi le feste senza sensi di colpa ma senza ingrassare: mangia poco di tutto. Sazia l’occhio prima ancora del palato, regalati la sensazione di avere assaggiato tutte quelle cose buone, anche se in porzioni mignon. Ti alzerai da tavola senza la sensazione di pesantezza, ma anche senza tristezza!

Combatti la ritenzione idrica: aggiungi il minimo indispensabile di sale ai piatti che prepari, o chiedi una porzione senza sale aggiunto (per esempio, il contorno scondito). Ricorda che buona parte del peso che potresti vedere sulla bilancia all’Epifania è costituito da liquidi! La buona notizia è che i liquidi si “perdono” più facilmente dei cuscinetti di grasso.

Modera l’alcol: un brindisi ci sta, ma evita di strafare; gli alcolici “ingannano” perché contengono molte calorie e gonfiano, specie se sono con le bollicine…

Attenzione alle salse: gli intingoli e i fondi di cottura sono “traditori”,  più della pietanza! Elimina anche il grasso dagli affettati e dagli arrosti. Nessuno si offenderà.

Bevi solo acqua naturale: niente bibite gassate e zuccherate. Bere tanto, soprattutto all’inizio del pasto, ti aiuterà in ogni caso a sentire la sazietà.

 

Resisti alle tentazioni fuori pasto: le nostre case a dicembre si riempiono di cioccolatini, torroncini, tartufi… Se il tuo percorso alimentare ti permette un assaggio dei tipici dolci della tradizione, come panettone e pandoro, limitati a quella porzione alla fine del pasto della festa, e fai sparire le riserve di dolciumi ricevuti in regalo. E dopotutto, la frutta invernale è gustosa e appagante come dessert!

Hai la sensazione di avere perso il controllo e avere sgarrato troppo? Succede: sei un essere umano, non una macchina da risultati! Perdonati, rimettiti sui binari con dolcezza e ricomincia a lavorare per i tuoi obiettivi.

Se al rientro dalla pausa natalizia avrai voglia di incontrare un nutrizionista per una dieta su misura, contattaci per un consulto gratuito.