La PCOS, o Sindrome dell’Ovaio Policistico, è un disturbo diffuso: scopriamo le cause e le strategie di cura.
Che cos’è l’ovaio policistico
Si tratta di un problema di origine ormonale che causa la formazione di follicoli ovarici vuoti o di piccole cisti sulle ovaie.
Cause della Sindrome dell’Ovaio Policistico
Ancora oggi la causa della sindrome non è stata individuata in modo preciso. Ciò che si può verificare con certezza è che le ovaie delle pazienti producono troppi ormoni maschili, il che interferisce con la regolare ovulazione.
Direttamente collegata a questa patologia è l’insulino-resistenza, ovvero la scarsa capacità dell’organismo di reagire all’insulina, il che comporta un innalzamento della glicemia nel sangue. Da questi elementi si parte per impostare le soluzioni efficaci contro la Sindrome dell’Ovaio Policistico e i percorsi terapeutici adeguati, di cui parleremo fra poco.
Ovaio policistico e sovrappeso
Come accade per numerose altre patologie, sovrappeso e obesità si collocano sia fra le cause, sia fra le possibili conseguenze della sindrome.
È un fatto che quasi l’80% delle donne con PCOS ha un problema con il peso; dimagrire con l’ovaio policistico è più difficile, ma è possibile; inoltre, perdere peso aiuta a ridurre i sintomi e i rischi correlati.
Quante persone soffrono di Sindrome dell’Ovaio Policistico?
La sindrome interessa, in media, una percentuale compresa fra il 5% e il 7% delle donne. La fase nella quale è più frequente sviluppare questa patologia si colloca nell’età fertile: ci sono casi di ovaio policistico a 14 anni, in adolescenza, e naturalmente l’approccio da seguire sarà diverso
rispetto a quello adatto a una donna di 30 o 40 anni.
Ovaio policistico sintomi
Gli indicatori “visibili” di una possibile Sindrome dell’Ovaio Policistico sono:
– mestruazioni irregolari e talvolta dolorose
– irsutismo (crescita di numerosi peli in zone normalmente glabre)
– acne
– aumento di peso insolito e difficile da tenere sotto controllo.
Ovaio policistico a chi rivolgersi
Per diagnosticare la PCOS non è sufficiente notare i sintomi appena elencati: è indispensabile che il personale medico sottoponga la paziente ad analisi accurate che comprendono la verifica di una eventuale insulino-resistenza, test ematici specifici ed ecografia per identificare, fra l’altro,
eventuali cisti ovariche.
Per la diagnosi di ovaio policistico il primo riferimento è il medico di base o, direttamente, il ginecologo di fiducia. Per una valutazione completa è importante consultare anche un endocrinologo e uno specialista in malattie metaboliche. Per la gestione della patologia accertata sarà di grande aiuto anche un nutrizionista.
Chiaramente la scelta ideale consiste nell’affidarsi a un team multidisciplinare che possa prendere in carico la PCOS nel suo complesso, fornendo risposte coerenti.
Ovaio policistico quali sono i rischi
Le donne con ovaio policistico devono mantenere la propria salute attentamente monitorata per evitare di incorrere in alcune patologie alle quali risultano più esposte della media:
– diabete e altre malattie metaboliche;
– malattie cardiovascolari.
Un aspetto delicato connesso alla PCOS è quello della fertilità, che potrebbe risultare compromessa (ma non accade sempre e, in ogni caso, ha vari gradi), e dei rischi in gravidanza, dal momento che chi ha la sindrome ha maggiori probabilità di:
– non riuscire a portare a termine la gravidanza;
– sviluppare il diabete gestazionale;
– incorrere nella gestosi o in altri problemi di natura ostetrica.
Ovaio policistico come si cura
Tecnicamente non si “guarisce” dalla PCOS: si tratta di una condizione che non si può risolvere al 100%. Questa affermazione non deve scoraggiare, perché in realtà si può curare l’ovaio policistico, intervenendo in modo da ridurre sensibilmente sia i sintomi, sia i fattori che costituiscono un
rischio di incorrere in aggravamenti o patologie correlate.
-Esistono farmaci specifici per tenere sotto controllo la PCOS. Gli specialisti di LabQuarantadue propongono, a seconda dei casi, una terapia a base di Metformina o Liraglutide.
– I farmaci da soli non bastano: la vera risorsa per curare l’ovaio policistico è modificare il proprio stile di vita e curare la propria dieta. Per gestire la PCOS è fondamentale fare una regolare attività fisica e seguire una dieta personalizzata che permetta di perdere chili, se necessario, e scongiurare l’aumento di peso legato alla patologia.
Dimagrire con l’ovaio policistico
Mantenere il peso forma è davvero importante per controllare la PCOS, e l’alimentazione corretta è indispensabile allo scopo di regolare il meccanismo dell’insulina, che può essere compromesso.
C’è effettivamente un nesso fra ovaio policistico e difficoltà a dimagrire: per questo è necessario un percorso di dimagrimento specifico impostato da professionisti, che devono lavorare con un approccio multidisciplinare integrato.
Per contro, perdere peso ridurrà anche i disagi dovuti alla sindrome, con un vantaggio per il benessere generale e la qualità di vita.
Ovaio policistico alimentazione
Esiste la giusta dieta per chi ha l’ovaio policistico, ma non è identica per tutte: è bene rivolgersi solo a specialisti competenti in grado di eseguire una valutazione accurata.
Nell’esperienza di LabQuarantadue, il regime alimentare che dà i risultati statisticamente più efficaci per le donne con PCOS e problemi di sovrappeso si basa sulla dieta chetogenica.
Essa deve essere adattata alla singola paziente e personalizzata tenendo conto dell’intera condizione psicofisica, dell’età e della compliance rispetto alle terapie.
Un supporto psicologico durante le fasi più impegnative del percorso di dimagrimento è fortemente consigliato, per un risultato durevole e coerente.
Consapevolezza e prevenzione
In linea generale, una buona consapevolezza alimentare costituisce un importantissimo fattore preventivo che consente di evitare l’ovaio policistico in soggetti predisposti, o tenerne sotto controllo gli effetti, sul nascere.
Un consiglio davvero universale è dunque di ottimizzare il proprio stile di vita facendo movimento, evitando fumo e abuso di alcolici, seguendo una dieta sana e bilanciata.